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I Disturbi dello Spettro Autistico

Caratteristiche, Diagnosi e Trattamento

I Disturbi dello Spettro Autistico (DSA) sono caratterizzati da gravi compromissioni in due aree dello sviluppo: la comunicazione e l’interazione sociale, e gli interessi e le attività. Le persone con DSA mostrano deficit nella comunicazione e nella reciprocità sociale ed emotiva, nella comunicazione non verbale a scopo sociale e nella capacità di creare e mantenere legami sociali adeguati al livello generale di sviluppo. Presentano inoltre comportamenti e interessi stereotipati, una marcata aderenza a routine e rituali, resistenza al cambiamento e un’attenzione iper o ipo reattiva agli stimoli sensoriali.

I DSA includono il Disturbo Autistico, il Disturbo di Asperger e il Disturbo Generalizzato dello Sviluppo NAS. Non rientrano più nel quadro diagnostico il Disturbo di Rett e il Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza. Questi disturbi solitamente si manifestano nei primi anni di vita e spesso sono accompagnati da un certo grado di ritardo mentale.

Il DSM-V (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) ha introdotto la categoria di Disturbi dello Spettro Autistico per sostituire la precedente categoria di Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (DPS). Questa nuova categoria sovraordinata riflette una visione più ampia dell’autismo e delle sue variazioni sintomatiche.

La descrizione originale del disturbo autistico da parte di Leo Kanner nel 1943 ha evidenziato le seguenti caratteristiche cliniche: difficoltà relazionali, resistenza al cambiamento, atipie del linguaggio, comportamenti ripetitivi e stereotipati, eccellente memoria meccanica, reazioni emotive eccessive e impaccio motorio. Nel corso degli anni, la definizione di autismo si è sviluppata partendo da questa prima descrizione.

In passato, l’autismo veniva talvolta considerato una manifestazione precoce della schizofrenia. Tuttavia, negli anni, è stato dimostrato che l’autismo è una condizione distinta e non una forma di schizofrenia infantile. La sindrome dell’autismo è stata anche associata all’idea di psicosi infantile, che era spesso utilizzata come sinonimo di schizofrenia infantile. Tuttavia, il termine “psicosi” è risultato sempre meno appropriato per i bambini, e le ricerche hanno confutato questa ipotesi.

L’autismo è una sindrome caratterizzata da specifici deficit che coinvolgono abilità come la teoria della mente e la metarappresentazione, la percezione ed espressione delle emozioni, l’attenzione condivisa, l’orientamento sensoriale, l’imitazione, il gioco simbolico, la comunicazione e il linguaggio, l’attaccamento e il comportamento intenzionale o finalistico. La sintomatologia varia da persona a persona.

La diagnosi differenziale del Disturbo Autistico viene effettuata considerando altre condizioni mediche e psicologiche, come il disturbo di Rett, il disturbo Dis

integrativo della Fanciullezza, il Disturbo di Asperger, il Mutismo Selettivo, il Disturbo Espressivo e il Disturbo Misto del Linguaggio, il Disturbo del Movimento Stereotipo, la Schizofrenia e il Ritardo Mentale.

Le cause biologiche dell’autismo sono ancora in gran parte sconosciute, anche se è stato dimostrato che vi è una predisposizione genetica. Alcuni studi hanno evidenziato anomalie localizzate nel cervelletto, nel sistema limbico e nella corteccia cerebrale, ma non esiste una specifica disfunzione del sistema nervoso che possa essere considerata causa diretta dell’autismo.

Il trattamento degli individui con autismo prevede interventi psicoterapeutici, in particolare quelli di natura comportamentale che si basano sui principi della psicoterapia cognitiva. Gli obiettivi del trattamento includono il miglioramento delle abilità di comunicazione e interazione sociale, il riconoscimento e la gestione delle emozioni, il supporto dell’autonomia e l’inclusione sociale. È importante coinvolgere attivamente le famiglie nel processo terapeutico e fornire loro il sostegno necessario.

In conclusione, il disturbo dello spettro autistico è una condizione complessa che richiede un’attenta valutazione e un trattamento mirato. È essenziale una diagnosi differenziale accurata e un intervento terapeutico personalizzato che tenga conto delle specifiche esigenze di ciascun individuo.

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